Da compagni di caccia a vicini di banco in Tribunale per un fucile prestato senza darne comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza.
La disavventura giudiziaria per Franco Frongia, 50 anni, e Umberto Cucca, 79 anni, si è conclusa ieri mattina con una sentenza di assoluzione. Il giudice del tribunale di Cagliari ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Giampiero Carta e Claudio Vivarelli.
Cinque anni fa, i carabinieri, durante un controllo, trovarono nell’auto di Cucca un fucile che apparteneva non a lui ma al compagno di caccia. Poiché per dare in prestito un’arma a un’altra persona munita di porto d’armi è comunque necessario darne comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza, l’avvio del procedimento giudiziario fu scontato.
Nella sua requisitoria il pm ha evidenziato la gravità del reato, chiedendo una condanna piuttosto severa: 2 anni di reclusione per entrambi.
I difensori, dal canto loro, hanno ribadito la mancanza della prova che si trattasse di un prestito, facendo alcune ipotesi. Tra le altre, quella che Franco Frongia potesse aver dimenticato il fucile nell’auto dell’amico. ( c. s. )
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