La Provincia di Sassari , settore ambiente agricoltura , ha in questi giorni pubblicato il bando di selezione per corsi di preparazione per coadiutori nell’attività di controllo della fauna selvatica ai fini del successivo rilascio del certificato di idoneità.
La finalità del corso è quella di creare figure specialistiche e dinamiche che siano di supporto nello svolgimento di attività di gestione faunistica e di prevenzione dei danni anche con interventi aventi carattere di urgenza.
Il provvedimento è stato più volte sollecitato dalla Federazione Italiana della Caccia e la necessità della sua adozione è stata reiteratamente rimarcata nelle sedi competenti, nella speranza di poter finalmente gestire , prima che prelevare o da ultimo abbattere , specie dannose o in esubero .
La stessa Federcaccia aveva espressamente dichiarato la propria gratuita disponibilità a formare – con criteri democratici e di merito – propri coadiutori nella gestione delle specie problematiche, manifestando piena volontà di collaborazione con la Provincia .
Il bando pubblicato delude profondamente le attese e riserva immotivatamente a pochi la gestione del patrimonio faunistico di tutta la Provincia di Sassari .
Solo 28 potenziali coadiutori residenti esclusivamente nei 14 paesi indicati saranno ammessi al corso.
Di fatto si rende impossibile – per i numeri cosi ridotti- una gestione anche minima del territorio e una risposta alle richieste di intervento e di limitazione dei danni, ripetutamente sollecitata dal mondo agricolo e pastorale
Nessuna motivazione è stata posta a supporto della individuazione dei requisiti di ammissione che pare quanto mai arbitraria e dettata da logiche incomprensibili , senza voler pensar male .
• Certamente non sulla base di un censimento dei danni e degli animali in sovrannumero ;
• certamente non sulla base delle richieste di risarcimento dei danni ;
• certamente non sulla base delle richieste di intervento al fine di limitare i danni;
• certamente non sulla base della superficie del territorio di ciascun comune ( e quindi di un calcolo statistico: tot territorio, tot danni , tot animali da ridurre o meglio da gestire ) ;
• certamente non sulla base della popolazione residente;
• certamente non sulla base della destinazione prevalente del territorio agro silvo pastorale di ciascun comune ( a vocazione orticola o di allevamento allo stato brado per esempio ).
Si perde ancora una volta l’occasione per formare gratuitamente gruppi disinteressati di lavoro legati al territorio da gestire, secondo le severe norme in materia di protezione della fauna che la nostra legislazione prescrive.
Appare pertanto doveroso e necessario rimediare all’infortunio in cui è incorso l’ente pubblico e quindi :
1) consentire il libero accesso alla selezione a tutti i residenti nella Provincia di Sassari , cacciatori e non .
2) indicare il superamento di un esame meritocratico, quale requisito per stilare una graduatoria da cui formare un albo, non limitato numericamente in modo così arbitrario e immotivato , dal quale attingere di volta in volta gli operatori, con la Provincia e il Corpo Forestale nelle diverse fasi di emergenza ambientale .
In caso di mancata sospensione del bando e della rivisitazione dei requisiti di partecipazione appare scontato il ricorso all’autorità giudiziaria da parte di privati e di enti e associazioni di settore per l’annullamento di una selezione fondata su criteri profondamente ingiusti , illogici ma soprattutto immotivati .
Mario Azara
Presidente Federcaccia Sassari