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Balentia o sicurezza?

Schermata 2013-11-11 a 22.52.24Il servizio andato in onda sul T.G. di Videolina il 11.11.2013 evidenziava una battuta di caccia grossa nel Nuorese, con postazioni di fucili lungo una strada asfaltata accessibile ad un automobilista munito di videocamera, che ha registrato le immagini e le ha fatte mandare in onda. Tale servizio mirava a mettere sul banco degli imputati i praticanti l’attività venatoria, che non rispettano le più elementari norme di sicurezza.
Nessuno è senza macchia. Qualcuno, mi dice che spesso predichiamo bene ma razzoliamo male. 
Durante la nostra lunga o breve esperienza venatoria abbiamo vissuto momenti indimenticabili andando forse ad infrangere le regole scritte, ma non è stata mai trascurata la ricerca della sicurezza. Le postazioni  raramente erano sistemate nelle strade rurali o nelle fasce parafuoco, specie se situate in luoghi pianeggianti o rettilinei.  I giovani che ci hanno seguito nella appassionante pratica venatoria, raramente alle prime esperienze sono stati responsabilizzati o lasciati in luoghi dove potevano perdere l’orientamento o essere raggiunti da infortuni.
Troppo spesso,  dopo aver sentito, letto, o visto episodi che si allontanano dal normale comportamento ci accaloriamo per difendere l’attività che ci appassiona.
Con questo non voglio certo insegnare a nessuno il normale comportamento da adottare, però mi rendo conto che dopo aver fatto una bravata di questo genere e vedersi messi alla berlina dagli organi di stampa, viene da chiedersi se era il caso di trovare una soluzione migliore per effettuare la  stessa battuta.
La tradizione e la cultura agro-silvo-pastorale, avevano delle regole non scritte, che venivano rispettate e fatte rispettare dai rispettivi capi caccia, anche quando nelle strade rurali non circolavano i mezzi che oggi  vanno non solo su dette strade.  Gli anziani che ci hanno preceduto non si sono mai stancati di ripeterci che “la prudenza non è mai troppa”, mi associo al loro monito.
 
Mario Boi
        

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