LA MADDALENA. In occasione dell’incontro che si terrà oggi nel salone consiliare tra l’amministrazione e il Parco per discutere del problema inerente la presenza dei cinghiali nelle isole della Maddalena e Caprera, si spera che sia della partita anche l’assessorato all’ambiente della provincia Olbia-Tempio, una volta che la legge regionale del 29 luglio 1998 (la numero 23) attribuisce alle province compiti di pianificazione, tutela dell’ambiente, della fauna e in materia di caccia. A metterlo in evidenza è Salvatore Azzena del «Movimento del Popolo» «perché l’assessorato è considerato organo tecnico-consultivo dei comitati provinciale faunistici. In particolare la Provincia provvede a: predisporre il piano provinciale faunistico ma anche i piani di miglioramento ambientale al fine di favorire la riproduzione della fauna selvatica, nonchè i piani di immissione di questa nel proprio habitat naturale; ma, soprattutto, a seguire l’andamento della riproduzione delle specie selvatiche. Il tutto perché qualsiasi provvedimento dovesse essere preso, lo stesso deve passare sotto il controllo degli gli enti prepost». Ormai c’è grande disperazione. Sono in molti, infatti, che si sono lamentati della presenza di questi animali che oltre essere pericolosi per le persone, ne sa qualcosa una signora che è stata aggredita mentre passeggiava Caprera, fanno danni alla natura e soprattutto all’ambiente. Ormai la loro presenza sia a Caprera che alla La Maddalena è considerata ad alto rischio. L’auspicio è che, dopo questo incontro, si possa decidere l’abbattimento o qualcos’altro. L’importante è che finisca la paura. (a.n.)
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