Ho partecipato,devo dire con riluttanza ad una prova S.UBERTO svoltasi alla ZAC “DI PENTA” di Ortacesus e organizzata dal CPA valida per le qualificazioni Regionali.
Ho detto con riluttanza perche in queste prove non viene presa in seria considerazione la prova dell’ausiliare.
Ho seguito quasi tutti i turni,ed ho assistito a delle scene a dir poco pietose.
Ho visto premiare (Pointer,Setter,Breton e altre razze) solo perchè sono state incarnierate 3 quaglie.
Soggetti che hanno svolto l’azione di caccia solo seguendo l’usta del posatore delle quaglie,cani senza iniziativa (quelli che l’hanno avuta non sono entrati in classifica) e mi domando in caccia cacciata quanti di loro potranno fermare un scaltra Pernice ,se non azzopatta?.
Non me ne vogliano i conduttori e i loro propietari,ma chiedo loro sei contento della prova del tuo Pointer e/o del tuo Setters?
Se conoscono veramente la razza dei loro soggetti difficilmente mi diranno di si.
Il regolamento S.UBERTO Nazionale e quello delle varie associazioni adeguato,parla chiaro ,massimo punteggio al carniere e al comportamento del cacciatore al protagonista
di tutto questo ,l’ausiliare zero l’importante è che riporti che poi esplora tutto il terreno a disposizione (perciò svantaggiato nel tempo) o solo cento metri (raggio di posatura delle quaglie) poco importa .
E come dire il mio cane va a caccia il tuo porta a casa.
Per quanto sopra esposto penso seriamente che se il regolamento dovesse essere cambiato e dare un punteggio all’ausiliare che va a caccia ed esplora tutto il terreno a disposizione penso che le classifiche poterebbero ben altri soggetti se non quelli visionati.
cordiali saluti
Giovanni IBBA
***La redazione dopo attenta lettura decide di pubblicare il polemico testo inviatoci dal Sig. Giovanni Ibba al fine di aprire un dibattito costruttivo sui criteri di giudizio applicati alle prove cinofile di tipo S.Uberto***