Date le loro caratteristiche di ferocia, olfatto i cani fonnesi furono impiegati in numero notevole nella campagna d’africa, in Libia nel 1912, per prevenire e contrastare gli attacchi dei ribelli Senussi contro le truppe italiane. I cani furono acquistati da militari sardi appositamente inviati nell’Isola e pagati 50 lire ciascuno e sottoposti al seguente addestramento: un militare vestito da arabo sottoponeva l’animale a maltrattamenti e sevizie quindi un altro militare in divisa italiana accarezzava e nutriva l’animale che veniva così indotto ad odiare ed attaccare chiunque portasse indumenti di foggia araba o turca.
Cani e addestratori furono imbarcati sui piroscafi India e Principe Amedeo con destinazione la Libia: L’Unione Sarda del 4 gennaio 1912 così descrive l’avvenimento:” A proposito di cani da guerra pubblichiamo oggi alcuni particolari della squadra formata a Cagliari e partita nei giorni scorsi per Napoli a bordo del piroscafo ” Principe Amedeo”. il piccolo reggimento di cani è stato reclutato tutto in diversi paesi della Sardegna ed è composto delle più tenibili ed intelligenti bestie che si trovano nella nostra isola. All’arrivo essi saranno divisi in cinque plotoni, i quali, con un adeguato numero di soldati, si porteranno rispettivamente a Tripoli, Homs, Derna, Tobruk e Bengasi.
Il loro ufficio di guerra sarà quello di proteggere le nostre truppe in avanscoperta dalle insidie e sorprese del nemico, e raggiungeranno molto bene lo scopo anche perchè, fin da quando giunsero a Cagliari, furono addestrati a riconoscere il costume caratteristico degli arabi e a inferocirsi vedendolo… ad ogni portatore sono state consegnate due museruole e due collane di ricambio; oltre trecento cani furono inviati in Libia e molti di essi furono pagati anche cinquanta lire.