No alla chiusura della caccia nel territorio del Monte Limbara e del Lago del Liscia – Ars Venandi

No alla chiusura della caccia nel territorio del Monte Limbara e del Lago del Liscia

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No alla chiusura della caccia nel territorio del Monte Limbara e del Lago del Liscia

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limbaraCOMUNICATO STAMPA

GALLURA – Tempio Pausania 20 MARZO 2013

 

NO! ALLA CHIUSURA TOTALE DEL TERRITORIO DEL MONTE LIMBARA E DEL LAGO DEL LISCIA ALLA CACCIA.

NO! AI CARROZZONI A.T.C. AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA .

LA LIBERTA’ SUL TERRITORIO NON E’ NEGOZIABILE!

 

Movimento Sardo Pro Territorio e l’Associazione Venatoria C.P.A. Caccia Pesca Ambiente MANIFESTIAMO profondo dissenso contro l’ennesimo piano che configura l’esproprio del territorio. In questi ultimi vent’ anni i vari tentativi di istituzione del Parco Regionale e del Piano di gestione SIC del Limbara sono stati sepolti dalla lotta massiccia antiparco. Il Piano Faunistico venatorio provinciale con la previsione della nuova oasi di protezione del versante nord della montagna di tremiladuecentoquaranta ettari sommati all’oasi di protezione di tremilaottocentonovantuno ettari esistente nel Versante sud in comune di Berchidda con un totale di circa settemila ettari, configura la chiusura totale del Monte Limbara alla caccia;

DICIAMO NO! all’istituzione delle OASI PERMANENTI DI PROTEZIONE FAUNISTICA DEL LIMBARA NORD (Duemilacinquecentotre ettari in comune di Tempio e LIMBARA Calangianus (settecentoquaranta ettari ), SALAUNA-LA RANCICA (Trecentosettantacinque ettari – Comune di Tempio P.) e del LISCIA (Duemilacentoventisette ettari – Comuni di Luras e S. Antonio di Gallura), anticamere degli A.T.C. Ambiti Provinciali di caccia, previste dal Piano Venatorio Provinciale in base alla L.Q.N. 157/92 e L.R. 23/98;

DICIAMO BASTA ! alla corsa alla progettazione per l’accaparramento della gestione del territorio che oggi per legge, è in capo ad una provincia che sta per scomparire;

RESPINGIAMO un piano faunistico che dovrebbe essere pagato con i vincoli e divieti incisi sulla pelle e sul corpo dei cacciatori e nel caso del liscia anche dei proprietari dei terreni ;

RITENIAMO che i valori ambientali e culturali del territorio che fanno parte di noi stessi, mai e poi mai potranno essere consegnati a carrozzoni di gestione degli A.T.C. ambiti territoriali di caccia previsti da un piano faunistico insostenibile, per appagare la sete di poltrone di presidenti, vicepresidenti, consiglieri, tutti a carico dei cacciatori;

 

U.R.P.T.

MOVIMENTO SARDO PRO TERRITORIO

Il Coordinatore Regionale

Alessio PASELLA

 

 

C.PA.

CACCIA – PESCA – AMBIENTE
Il Presidente Provinciale
Mario MANDARESU

 

documento_Limbara.pdf

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