Federcaccia Sardegna in ordine alle recenti vicende e decisioni sulla caccia in deroga, quindi al prolungamento della stagione venatoria nel mese di febbraio, registra la cocente delusione dei cacciatori, i quali avevano creduto all’attuazione della Legge Regionale n. 5 del 19 gennaio 2011.
L’Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente ha chiuso il discorso con un comunicato in cui spiega i motivi della mancata deroga, da ricercarsi in indicazioni scientifiche o segnalazioni non ricevute ai sensi della predetta Legge (art. 2 comma 4), nonché in un recente ricorso alla Corte Costituzionale proposto dal Governo contro la Regione Veneto in materia analoga.
Per quanto riguarda le indagini scientifiche o segnalazioni in merito ci corre l’obbligo di ritenere che qualcuna di esse sia pervenuta all’Assessorato e che la stessa prevedesse, fatte le debite premesse non solo sulla normativa internazionale, ma sulla situazione biologica della fauna migratoria de qua in Sardegna e nella equivalente vicina Corsica, ricordando lo specifico ritardo del flusso migratorio ed il fatto che in Sardegna si cacci due volte la settimana, la possibilità di prelevare (a quel punto del calendario) piccole quantità di tordi per due giornate nel rispetto analogico delle norme e direttive internazionali applicate nell’area del mediterraneo.
Per quanto attiene al paventato esito del ricorso del Governo contro la Regione Veneto, salve alcune differenze nelle due situazioni, noi non possiamo così come non abbiamo fatto lo scorso anno, sostituirci ai responsabili nel giudizio politico amministrativo che ha portato alla decisione di cui si tratta, dettata anche da prudenza nella ricerca di una specifica informativa scientifica che riconosca però finalmente alla Sardegna il diritto che ha a maggior ragione rispetto a Francia del sud, Corsica, Spagna, Balcani, Grecia ed altre.
Ma, soprattutto, dal timore di rispondere di danni imputabili alla Regione Sardegna da parte della Comunità Europea.
Nel frattempo la Regione Sardegna avrebbe però, senza rinunziare alla prefata Legge n. 5, potuto applicare la Legge Nazionale che consente il prelievo in deroga per specie da stabilirsi (applicata dalla Regione Lazio), sino al 10 febbraio dando così una risposta, sia pure parziale, alle aspettative dei cacciatori che sono state esaltate sino al punto di dar loro una quasi certezza del risultato comunque prefissosi dal Consiglio Regionale Sardo .
Franco Sciarra
Federcaccia Sardegna