Comunicato Assoarmieri Sardegna su calendario venatorio 2015-16 – Ars Venandi

Comunicato Assoarmieri Sardegna su calendario venatorio 2015-16

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Comunicato Assoarmieri Sardegna su calendario venatorio 2015-16

A pochi giorni dalla delibera della bozza di calendario venatorio le 
voci e i pareri delle diverse parti interessate si scontrano e si rincorrono.
In mezzo a questo scambio di vedute tutto è lecito o quasi…
Negli ultimi anni il dubbio di una deriva ambientalista da parte degli 
uffici dell’assessorato all’ambiente è sempre stato mitigato dal fatto che norme e regolamenti imponessero a questi ultimi certe decisioni.
Il silenzio seguito alle dichiarazioni del rappresentante WWF minano la giustificazione a questi dubbi.
L’assoarmieri rimane stupita che un delegato WWF possa permettersi di riportare delle presunte affermazioni della dottoressa Zinzula e degli uffici senza che siano smentite o avvalorate dagli uffici competenti.
L’asserzione secondo cui i membri del comitato devono seguire le indicazioni dell’ente che rappresentano è uno schiaffo alla professionalità dei componenti che ne fanno parte.
La legge regionale prevede la nomina di esperti provinciali che votano 
sulla base di competenze tecnico-scientifiche e non di semplici rappresentanti dell’ente che li ha nominati.
Negli anni scorsi si sono succeduti calendari avversi o favorevoli al 
mondo venatorio ma mai nessuno aveva messo in dubbio l’indipendenza dei membri del comitato.
Oggi ci si ritrova di fronte a dichiarazioni non smetite che lasciano supporre una ingerenza politica sui membri del comitato e una faziosità 
ambientalista da parte dell’assessorato.
L’assoarmieri ha sempre avuto fiducia nelle istituzioni nonostante le enormi perdite economiche dovute alle scelte del comitato e dell’assessorato all’ambiente, ha sempre vissuto convinzione che nel momento in cui 
si ricoprono determinati ruoli si mettono da parte le ideologie personali
e ci si veste da uomini di stato e di scienza.
La concomitanza delle dichiarazioni del rappresentante WWF e il silenzio degli uffici dell’assessorato hanno inferto un duro colpo a questa convinzione.
40 giorni di caccia contro gli oltre 70 del resto d’Italia, 2 giornate fisse contro 3 a scelta, uno dei più limitati elenchi di specie cacciabili fanno della regione Sardegna una delle più ambientaliste dello stato italiano.
Assoarmieri è convinta che, alla luce di questi dati e del comportamento rispettoso della propria terra e della sua natura, Il mondo venatorio sardo non meriti certe dichiarazione ma soprattutto certi silenzi.

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