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Anche Nuoro dice si agli ATC

Il Consiglio provinciale ha adottato, nel corso dell’ultima seduta, la proposta dell’Assessore all’Ambiente e alla Polizia Provinciale, Franco Corosu, relativa al Piano Faunistico Venatorio provinciale. “Il Piano consentirà finalmente di istituire gli ambiti territoriali di caccia. In questo modo – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Corosu – la gestione della fauna verrà curata a livello provinciale e non più a livello regionale legando così la figura del cacciatore al territorio. L’adozione da parte del Consiglio è una fase fondamentale prima di sottoporre il Piano ai successivi passaggi di procedimento di Valutazione Ambientale Strategica. Gli atti saranno pubblicati e depositati per un periodo di sessanta giorni – ha specificato l’assessore Corosu – durante i quali chiunque potrà prendere visione della proposta e presentare proprie osservazioni. A seguito della presentazione di eventuali osservazioni , si potrà procedere alla revisione del Piano stesso e successivamente alla sua approvazione definitiva. La Regione ci ha chiesto di elaborare le proposte di Piani Provinciali Faunistici per arrivare alla stesura del Piano Regionale Faunistico – ha spiegato l’assessore Franco Corosu – Già dal 2005 la Provincia di Nuoro ha avviato un’azione di consultazione dei Comuni per condividere delle proposte di istituzione di Oasi faunistica e Zone di ripopolamento e cattura, da includere nel piano.
La realizzazione di questi nuovi istituiti (ZTRC e OASI) è un passo molto importante per la connessione di aree di elevato valore naturalistico, presenti nel territorio provinciale – ha dichiarato Corosu – L’obiettivo che s’intende raggiungere con questi nuovi istituti è la conservazione degli habitat naturali, il rifugio, la sosta e la riproduzione di specie selvatiche con particolare riferimento alle specie protette minacciate di estinzione. Le oasi – ha sottolineato – sono infatti l’unico istituto di gestione faunistica, tra quelli previsti dalla L.157/92, con sola finalità dichiarata di protezione delle popolazioni di fauna selvatica. Le zone temporanee di ripopolamento e cattura, previste dalla L.R.n°23 1998, sono invece aree interdette alla caccia, – ha spiegato – istituite in territori idonei alla sosta e allo sviluppo della fauna selvatica stanziale e migratoria”.

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