Sul quotidiano “La Nuova Sardegna” è stato pubblicato in data odierna un articolo riguardante il Calendario Venatorio recentemente varato. Tra le righe, è apparsa netta la posizione del Sig. Lallo Manca, ex dirigente dell’Unione Cacciatori di Sardegna che auspica l’istituzione degli ATC parlando a nome dell’Associazione Venatoria sarda.
In merito agli Ambiti Territoriali di Caccia, argomento spinoso e controverso, si è detto tanto ed è ormai nota la posizione delle Associazioni Venatorie, che compatte si oppongono a tali istituti. E’ evidente che l’adozione del Piano Faunistico Venatorio può portare anche dei benefici, ma se il mondo ambientalista protesta per la mancata istituzione degli ATC difficilmente lo fa per rendere più proficua e piacevole l’attività venatoria. Il loro scopo è quello di contrastare la caccia senza “se” e senza “ma”.
Premesso che ognuno è (fortunatamente) libero di dire la sua, ho il dovere, in quanto rappresentante dell’Unione Cacciatori di Sardegna per le Province Nuoro e Ogliastra, di precisare che l’UCS è nata con l’intento di unire il mondo venatorio sardo, ogni tentativo di divisione è per noi deleterio.
Abbiamo detto NO agli Ambiti Territoriali proponendo una soluzione alternativa. Abbiamo fattivamente collaborato con l’On. Modesto Fenu per la stesura di una proposta di legge alternativa alla 23, una legge moderna che pur stando sotto le linee guida della insormontabile “157”, si proponeva di migliorare su tutti i fronti la gestione del territorio, per buona pace dei cacciatori che dalle aree cittadine si spostano verso la campagna e per quei cacciatori che hanno la fortuna di abitare in piccoli paesi a contatto con la natura.
Il patrimonio faunistico sardo deve essere gestito con più attenzione, e ciò vuol dire: effettuare ripopolamenti di selvaggina nobile stanziale (non chiudere la caccia a tali specie come consigliato dal Sig. Lallo Manca); ridurre l’impatto delle specie “nocive”; controllare le popolazioni di cervo sardo, muflone sardo e daino attraverso le più moderne tecniche di selezione; aggiornare le date relative alla migrazione pre-nuziale dei turdidi, oggettivamente sbagliate.
Confinare i cacciatori in recinti è per noi il modo più inutile e dannoso che si possa impiegare per pianificare l’attività venatoria in Sardegna.
Marco Loi, Presidente provinciale U.C.S. Nuoro – Ogliastra