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Volpe ferita naufraga all’Isolotto

LOTZORAI.

Non si sa come l’animale, segnalato da alcuni turisti, sia arrivato sullo scoglio roccioso
La forestale prepara una missione di soccorso

Venerdì 11 giugno 2010

Due coniugi bergamaschi hanno visto l’animale durante una gita in barca sulla costa ogliastrina e segnalato la presenza dell’animale, che zoppicava vistosamente. Sull’isola non c’è acqua e l’animale potrebbe avere urgente bisogno di cure.

Cosa ci fa una volpe a spasso negli scogli di granito rossiccio dell’Isolotto, ad un miglio dalla costa, insieme ad un nugolo di gabbiani poco ospitali? I coniugi Angelo e Nadia Lussardi, diportisti bergamaschi ormai di casa a Santa Maria Navarrese, non credevano ai loro occhi. Superato un attimo di smarrimento hanno subito segnalato la presenza dell’animale al loro rientro in porto, negli uffici della Marina di Baunei. ora la Forestale prepara una missione di soccorso.
CODA ROSSA «Un improvviso strillare di gabbiani ha attirato la nostra attenzione mentre prendevamo il sole – hanno raccontato i due turisti – e mentre guardavamo verso gli scogli abbiamo visto un animale a quattro zampe camminare a poca distanza dalle rocce più vicine a noi. Dapprima ci sembrata la sagoma di un cane, ma la lunga coda marrone ci ha tolto qualsiasi dubbio: era proprio una volpe e zoppicava vistosamente». Dal porto hanno girato subito la segnalazione all’Ufficio veterinario, che si occupa di portare soccorso agli animali selvatici in difficoltà. «È un servizio che pochi conoscono – spiega Donatello Calzoni dagli uffici dello scalo turistico – ma già altre volte abbiamo segnalato casi di animali in difficoltà, come gabbiani feriti, prontamente soccorsi dalla Forestale. Effettivamente però, una volpe all’Isolotto rappresenta una novità assoluta».
Come ci sia arrivata se lo chiedono un po’ tutti, anche perché chi conosce l’Isolotto (nome con cui è nota da queste parti “l’Isola d’Ogliastra”) sa che una volpe non rientra nelle caratteristiche salienti dell’ecosistema locale. Soprattutto perché nel piccolo arcipelago di granito non ci sono sorgenti d’acqua capaci di garantire la sopravvivenza a mammiferi. «Non appena ricevuta la segnalazione ci siamo attivati con l’Ente foreste per definire il da farsi – sottolinea la dottoressa Angela Scattu, medico veterinario convenzionato per l’Ente foreste – anche perché se la volpe è ferita potrebbe avere urgente bisogno di cure». La dottoressa Scattu spiega anche che le segnalazioni di animali selvatici in difficoltà sono in costante aumento in Ogliastra, segno di una sempre più diffusa attenzione per l’ambiente. «Solo nell’ultimo anno abbiamo effettuato oltre cinquanta interventi. E ci è capitato di tutto, dal muflone fratturato alle tartarughe (marine e terrestri) ferite, dalle poiane ai gabbiani».
INSIEME AI GABBIANI E proprio i gabbiani, abituali frequentatori dell’Isolotto, dove sono soliti nidificare, potrebbero essere i responsabili del ferimento della volpe dispersa, dato che notoriamente sono disposti a rischiare la vita per difendere le loro uova. Meta preferita dei diportisti che vogliono godersi il sole ormeggiando le barche nelle insenature riparate dai venti più frequenti, l’Isolotto (quasi dieci ettari di estensione totale, 47 metri di altezza massima, una rigogliosa vegetazione) ricade nella giurisdizione di Lotzorai. E’ stato definito il “valore aggiunto del Golfo di Arbatax”, per quel suo profilo rossiccio che si staglia all’orizzonte. Affascinante, certo, ma forse poco adatto alle esigenze della volpe avvistata dai coniugi Lussardi, che forse con la loro segnalazione hanno dato una chance di salvezza all’animale intrappolato nell’isola a un miglio dalla costa.
GIAMPAOLO PORCU

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