Emergenza inquinamento nel lago dell’Alto Flumendosa: la Provincia tiene alta la guardia e annuncia un monitoraggio costante dell’invaso e degli scarichi industriali. I valori sono tornati nella normalità e le alghe rossastre hanno lasciato la superficie per annidarsi a quindici metri sotto il livello dell’acqua dove non dovrebbero creare problemi. La soglia d’allarme comunque rimane alta. A differenza di altre specie, la “planktothrix rubenscens” prospera con il freddo, in autunno il problema potrebbe ripresentarsi.
L’Unità di crisi costituita dalla Provincia assieme a Asl, Abbanoa, Arpas e Corpo forestale e di vigilanza ambientale, continuerà quindi ad occuparsi dell’eutrofizzazione del Bau Muggeris e si riunirà una volta al mese per fare il punto sulle strategie attuate per contrastare l’alga rossa, che produce tossine in grado di attaccare l’apparato digerente di uomini e animali. Del caso si sta interessando anche il professor Nicola Sechi dell’Università di Sassari che in passato aveva già studiato il lago ogliastrino. «Negli ultimi dieci anni la quantità di fosforo nel lago è raddoppiata», ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente Roberto Cabiddu nella conferenza stampa convocata ieri mattina in Provincia. Si tratta di un dato preoccupante perché questo elemento, assieme all’azoto, è causa principale della proliferazione delle alghe.
Le contromisure sono pronte. «La Provincia – ha spiegato il presidente Bruno Pilia – ha stabilito di effettuare le analisi delle acque con cadenza quindicinale e di monitorare tutti gli impianti industriali e artigianali autorizzati che gravitano attorno al compluvio del lago». Non sfuggiranno ai controlli neanche gli scarichi non autorizzati, che verranno censiti. L’amministrazione provinciale ha inoltre deciso di avallare la richiesta di finanziamento regionale presentata dal sindaco di Villagrande. «In Regione – ha spiegato Giuseppe Loi – è stato depositato un progetto dal costo complessivo tredici milioni di euro destinato a portare a compimento il sistema di depurazione di Villanova e Villagrande». Di pari passo andranno avanti le richieste di indennizzo ai pescatori della cooperativa per la moria di trote.
GY. FE.
L’Unione Sarda