Entro marzo piano di riduzione cinghiali Parco di Porto Conte – Ars Venandi

Entro marzo piano di riduzione cinghiali Parco di Porto Conte

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Entro marzo piano di riduzione cinghiali Parco di Porto Conte

ALGHERO – Prosegue l’attività di gestione dei cinghiali nell’area del Parco Regionale di Porto Conte. La popolazione degli ungulati che dal 1999 al 2007 aveva raggiunto dei numeri piuttosto importanti a causa della loro proliferazione incontrollata, da due anni a questa parte è oggetto di un piano di contenimento e conseguente riduzione operato dalla dirigenza del Parco di Porto Conte attraverso una vera e propria task force di istituzioni direttamente competenti sulla fauna selvatica. E’ nato infatti due anni fa, un coordinamento composto dal Parco di Porto Conte, Corpo Forestale e di vigilanza della Sardegna, Ente Foreste della Sardegna, Provincia di Sassari, Servizi Veterinari ASL1 di Alghero che si è occupato del problema sotto la vigilanza del Servizio Tutela della natura dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente.

La seconda annualità del piano di riduzione si è conclusa 31 gennaio scorso e ha portato all’abbattimento di 165 cinghiali. «Il nostro compito è primariamente quello della tutela e conservazione delle specie animali e vegetali-ha esordito il presidente del Parco di Porto Conte Francesco Sasso-tuttavia laddove alcune popolazione animali mostrano segni di crescita incontrollata è nostro obbligo istituzionale procedere alla loro gestione in un ottica di preservazione degli habitat e delle altre specie animali e vegetali. E i cinghiali oggi rappresentano un problema sia in termini ecologici che economici. Abbiamo quindi avviato già da due anni tutte le iniziative per risolvere il problema e alleviare i disagi».

Le metodologie applicate hanno riguardato abbattimenti attraverso le catture con gabbie all’interno dell’area protetta e con abbattimento attraverso l’ausilio di cacciatori selezionati dal Corpo Forestale all’esterno dell’area protetta e precisamente nelle zone contigue. «La riduzione dei capi – spiega il Direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale- non ha però raggiunto gli obbiettivi prefissati o almeno in parte. Nel senso che attraverso i censimenti effettuati la densità di popolazione continua ad attestarsi intorno ai 12/13 cinghiali ogni 100 ettari. Una situazione certamente non sostenibile sulla base delle risorse trofiche e ambientali del nostro Parco. Ecco quindi che chiederemo all’Assessorato Regionale all’Ambiente e all’Ispra di proseguire le operazioni di cattura già dai prossimi mesi».

Il dirigente di Casa Gioiosa infatti sottolinea che la crescita abnorme di tali animali sta contribuendo ad alterare alcuni habitat prioritari all’interno dell’area protetta, senza contare poi i danni alle colture agricole ai confini del Parco e ai rischi sul fronte della sicurezza stradale. «Puntiamo a standardizzare il modello di gestione dei cinghiali – prosegue il direttore Gazale-e contiamo di inserire la metodologia all’interno del Piano del Parco unitamente alle iniziative di governo del resto delle specie della fauna selvatica». E’ importante comunque evidenziare che la gestione dei cinghiali nell’area del Parco Regionale di Porto Conte è guardata con interesse anche da parte di altre amministrazioni locali dell’isola investite dallo stesso problema. Un modello di gestione che viene attuato nel pieno rispetto del benessere animale.

«Tra le novità del prossimo piano di contenimento 2011-conclude il dirigente di Casa Gioiosa-la formazione di coadiutori della gestione della fauna selvatica. Abbiamo ottenuto infatti dall’Assessorato Regionale al Lavoro un finanziamento per l’organizzazione di specifici corsi di formazione per i cacciatori che quindi potranno operare nella selezione dei capi da abbattere in modo da non comportare danni ecologici alla struttura della popolazione dei cinghiali». Al termine della conferenza di illustrazione alla quale erano presenti i rappresentanti dei comitati delle borgate limitrofe al Parco, sono stati consegnati ai cacciatori dal Corpo Forestale degli attestati di riconoscimento dell’attività svolta, avvenuta nel pieno rispetto delle normative vigenti. www.alguer.it

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