Autogestite e ATC, la protesta dei cacciatori – Ars Venandi

Autogestite e ATC, la protesta dei cacciatori

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Autogestite e ATC, la protesta dei cacciatori

Le autogestite di caccia della Provincia sono a rischio chiusura. A lanciare l’allarme il portavoce Giacomo Salaris, presidente della “Montiferru” di Scano Montiferru. I nuovi ambiti territoriali di caccia infatti secondo la legge regionale prevedono la soppressione delle autogestite e la loro trasformazione in due tipi di aziende: faunistico venatoria e agrituristico venatoria. «La prima ricalca il tipo delle autogestite ma con un aumento di spesa di 4 volte tanto rispetto agli attuali 400 euro annuali. La seconda identifica invece una tipologia di riserva a pagamento dove si paga una quota a battuta».
In provincia sono 49 le zone di caccia autogestite e i cacciatori oristanesi vogliono mantenerle perché «rispettose del territorio e artefici, da sempre, di un prelievo venatorio programmato e integrato con le esigenze delle altre realtà territoriali, perché in oltre trent’anni hanno saputo difendere, conservare e addirittura migliorare l’ambiente e la fauna». Salaris si dice contrario all’articolo della legge: «I cacciatori rischiamo di appendere il fucile a un chiodo, a causa dei costi quadruplicati. Noi presidenti delle autogestite in questi anni abbiamo difeso le nostre riserve di caccia con notevoli sacrifici economici, mantenendo la fauna sarda e rimanendo ancora oggi i soli guardiani dei nostri territori». Salaris chiede l’intervento di presidente e assessore della Provincia. ( j. p. ) www.unionesarda.it

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