La stagione di caccia grossa è ormai agli sgoccioli e continuano gli esami sui cinghiali abbattuti nelle zone rosse. Ad Arzana, alcuni capi sono risultati positivi all’esame sierologico. Ad accertarlo sono stati i test effettuati dall’Istituto zooprofilattico di Sassari commissionati dai veterinari dell’Assl di Lanusei. La procedura da adottare in questi casi, prevede lo smaltimento delle carcasse dei cinghiali infetti. Il sindaco Marco Melis ha disposto la distruzione e lo smaltimento delle carcasse per evitare possibili contaminazioni.
Qualche giorno fa sono stati presentati a Villa Devoto gli ultimi dati relativi al programma di eradicazione del virus in Sardegna
Le misure adottate nel corso degli ultimi 4 anni e intensificate dal 2017 hanno portato a un forte miglioramento della situazione PSA nei suini domestici e nei cinghiali. Secondo il report, illustrato dal presidente Francesco Pigliaru e dai vertici dell’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della malattia, “la PSA è attualmente riscontrata, pressoché esclusivamente in alcune aree della Sardegna centrale, prevalentemente nei maiali bradi ancora presenti e in minor misura in alcune popolazioni di cinghiali. Molto probabilmente, il virus della PSA non è in grado di persistere nei soli cinghiali, in cui appare in via di graduale auto-estinzione. Le azioni di depopolamento dei maiali bradi ancora presenti continueranno quindi nelle prossime settimane e mesi, mentre la definitiva eradicazione della PSA è prevista nel 2019/2020”.