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Benelli Argo E Fluted

Fra le carabine semiautomatiche più belle e funzionali sul mercato, Benelli Argo E occupa un posto di rilievo e grazie alle sue tante versioni, è in grado di far fronte alle richieste degli specialisti della caccia al cinghiale.

Ultima arrivata nella grande famiglia, una interessante versione dotata di canna Fluted da 18,5”.

La canna della Fluted è più rigida e si riscalda più lentamente rispetto a quelle delle sorelle e se qualcuno potrà chiedersi a cosa serve tutto questo su una semiautomatica da battuta è facile rispondere che qualsiasi guadagno di precisione intrinseca è sempre benvenuto e lo è ancora di più se quel guadagno assicurato dalla maggiore rigidezza del tubo canna si manifesta sempre e comunque.

Detto in altri termini, con Argo E Fluted la precisione del tiro risente meno del variare della munizione.

Il minor disturbo della precisione al progredire del riscaldamento può apparire poco rilevante per un’arma da battuta, ma Argo E Fluted non è solo una carabina da battuta e per visualizzare cosa può succedere quando la canna si riscalda basterà ricordare un tipo di evento che fa parte dell’esperienza di tutti quelli che hanno realizzato rosate con carabine che hanno la canna “sottile”. A seconda del diametro in volata e del calibro sono talvolta sufficienti due colpi perché il terzo si “allontani” significativamente dai primi due causa eccessivo riscaldamento della canna. Pensate allora a come si riscalda la canna se i colpi vengono sparati in rapida successione con una semiautomatica e capirete come la canna di Argo E Fluted riduca il fattore di indeterminazione derivante appunto dalla maggiore dispersione della rosata al progredire del riscaldamento della canna.

Argo E è una semiautomatica che può essere usata anche fuori dalla battuta, vuoi per impegnare l’occasionale preda “lontana”, vuoi per la caccia di selezione. Questo vale per tutte le differenti versioni, ovviamente con la Fluted è ancora più vero e non si pensi che la canna da soli 18,5” porti a eccessive perdite in termini velocitari ed energetici in quanto questa “ambiziosa” carabina compatta viene proposta solo nei calibri .30/06 e .308 Winchester, che poco risentono della riduzione di lunghezza delle canne in cui vengono utilizzate. I due calibri, in particolare il .30/06, sono i best seller tra quelli da carabina semiautomatica da caccia e anche con una canna da 18,5” si possano usare per l’intero spettro delle specie cacciabili con questo tipo di arma.

La precisione del tiro dipende anche dall’assenza di deformazioni a carico delle ogive dei proiettili, assenza che a sua volta dipende pure dal caricatore. I caricatori da 4 colpi a corredo della Argo E Fluted  sono quelli di nuova generazione, caratterizzati nel terzo anteriore dalla presenza di un setto interno che guida il collo delle cartucce facendo in modo che le stesse siano “rigidamente” allineate nelle loro due colonne.

I caricatori sono bifilari a presentazione alternata come i precedenti e con questi mantengono la più completa intercambiabilità, ma la nuova congegnazione, che non consente alle cartucce il minimo disassamento, aumenta l’affidabilità con qualsiasi tipo di proiettile e riduce il rischio di deformazioni a carico di quelli con punte “soffici” come ad esempio nel caso dei JSP che hanno la parte distale in piombo nudo.

Argo E Fluted è una carabina confortevole da usare anche perché studiata in funzione dei bisogni di chi la usa, non ultimo il fatto di poterla tagliare su misura per le proprie esigenze e il proprio fisico grazie alla tecnologia racchiusa nella calciatura Comfortech dotata di nasello intercambiabile con il quale é possibile variare l’altezza del dorso della calciatura a seconda delle preferenze dell’utente e dell’altezza dell’ottica installata. In questo modo vengono esaltate la confortevolezza e la naturalezza della posizione assunta dalla testa del tiratore, che peraltro può regolare in funzione dei suoi bisogni anche la piega e la lunghezza della pala, così intervenendo sul LOP (Lenght of Pull).

Il calciolo gioca la sua parte nella riduzione del rinculo (e quindi del rilevamento), ma il grosso del lavoro viene svolto dalla pala a deformazione controllata che consente un abbattimento del picco del carico esercitato sulla spalla del tiratore.

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