Un pacchetto aggiuntivo di risorse per venire incontro alle impellenti esigenze delle aziende agricole che subiscono annualmente ingenti danni da parte dalla selvaggina. E’ uno degli emendamenti proposti dal consigliere regionale Modesto Fenu (Zona Franca Sardegna) all’assestamento di bilancio. <<E’ ormai una devastazione senza fine – esordisce Fenu, primo firmatario del documento – Abbiamo rappresentato l’esigenza di incrementare immediatamente i fondi per il riconoscimento dei danni provocati alle colture da cinghiali, cervi, cornacchie, storni, nutrie e gruccioni. Le risorse proposte dalla Giunta appaiono infatti del tutto insufficienti per fronteggiare un problema serio che rischia di far fallire in Sardegna numerose aziende. Inoltre, le sentenze che stanno arrivando in giudicato parlano ormai chiaro. Il danno deve essere risarcito per intero. Il semplice indennizzo non è più sufficiente>>. Ecco perché il responsabile del Movimento Zona Franca ha sollecitato l’inserimento nella manovra di un primo intervento aggiuntivo pari a un milione di euro. <<Si tratta di un provvedimento tampone. Un piccolo passo in avanti verso le reali difficoltà che stanno affrontando centinaia di aziende agricole sparse in ogni angolo dell’Isola – continua Fenu – Ci sono degli imprenditori che si trovano a rischio fallimento per le rovine subite da alcune specie di fauna selvatica. Alcune aziende subiscono danni annuali per decine di migliaia di euro e rischiano ormai di fallire>>. Una piaga da contrastare, in tutti i sensi. <<La situazione è fuori controllo – aggiungono Fenu, Truzzu (FdI) e Rubiu (Udc) – E’ indispensabile che la Regione riconosca i danni alle aziende per intero, non un semplice indennizzo>>. In quest’ottica Fenu preannuncia anche la presentazione imminente della proposta di legge per la modifica della normativa in materia: <<Occorre difatti – conclude il leader di Zona Franca Sardegna nell’assemblea di via Roma – rivisitare la legge sulla gestione della fauna selvatica e sul governo del territorio, con un approccio di rispetto dell’ambiente che deve essere razionale e non puramente ideologico>>.