All’inizio della stagione venatoria 2010-2011 è stato reso obbligatorio, durante le giornate di caccia, l’utilizzo del giubbotto ad alta visibilità; tale legge è stata approvata con la primaria finalità di evitare gli incidenti di caccia grossa che si erano verificati nel corso della precedente stagione venatoria.
Grazie al suo colore acceso si è infatti cercato di prevenire quelle circostanze o situazioni di caccia che talvolta portano una persona a confondere la sagoma di un compagno di caccia con quella del cinghiale.
Gran parte dei cacciatori hanno condiviso questa importante norma volta alla salvaguardia della loro incolumità, e tutti i capocaccia riconoscendone l’efficacia, si sono adoperati per farla rispettare.
Addirittura, in diverse compagnie di caccia grossa il capocaccia, per evitare che qualcuno dimenticasse di dotarsi dell’utile giubbotto, ha personalizzato l’indumento con il logo o il nome della compagnia.
La legge, volta a tutelare e preservare la sicurezza e l’incolumità dei cacciatori ha raggiunto l’obiettivo per cui era stata varata; in quest’ultima stagione di caccia il numero degli incidenti si è ridotto drasticamente e i pochi incidenti si sono verificati a causa del rimbalzo del proiettile.
Per evitare gli incidenti dovuti al rimbalzo della palla sparata dal calibro 12, il 19 gennaio 2011 il Consiglio Regionale ha integrato l’articolo 41 della L.R. 23 che permette l’utilizzo di fucili a canna rigata per la caccia al cinghiale. Grazie alla velocità di espulsione e alla sua energia cinetica il proiettile che viene sparato con un arma a canna rigata può conficcarsi nel terreno o andare in frantumi evitando il rimbalzo. Questa legge quindi contribuirà ulteriormente a salvaguardare l’incolumità di tanti appassionati dell’arte venatoria. Come nel caso del giubbotto ad alta visibilità i capocaccia avranno un ruolo fondamentale nel sensibilizzare i propri compagni all’utilizzo di questa nuova arma, che spesso, a causa di una scarsa conoscenza, viene definita da molti poco idonea al tipo di caccia praticata in Sardegna; trascurando invece il fatto che risulta essere molto più precisa, efficace e sicura rispetto alla palla del calibro 12. Noi di Ars Venandi nei prossimi mesi, prima dell’inizio della stagione venatoria, cercheremo di fornire delle risposte ai tanti dubbi relativi a questo tipo di arma.