BULTEI. A caccia senza porto d’armi si è ferito col suo Tfc calibro 12 sovrapposto. Paolo Mario Fois, 45 anni allevatore di Bultei, il primo giorno di caccia al cinghiale è incappato in guai seri: ora si ritrova in ospedale ma su lui pesa una denuncia per porto illegale d’arma e quindi avrà problemi con la legge. A tradirlo è stata la passione per la caccia e il desiderio di non mancare a un appuntamento per molti irrinunciabile.
In casa poi i carabinieri hanno trovato un arsenale, tra le armi regolarmente denunciate anche un calibro 16. Tutto ha inizio ieri mattina quando decide di andare con i suoi amici a caccia in “su monte”, appena sopra Bultei.
La giornata è vissuta da tutti con emozione: l’apertura di sa cazza russa nei piccoli paesi vale quanto l’apertura di un campionato di calcio e le varie compagnie si “sfideranno” sino a gennaio, fino all’ultima giornata, per vedere chi riuscirà a portare a casa il maggior numero di cinghiali abbattuti.
Malgrado non abbia il porto d’armi Paolo Fois decide di aggregarsi con il fucile caricato a palla.
Ma commette l’imprudenza di tenerlo a tracolla con il colpo in canna e senza la sicura. Così mentre sta camminando dietro i suoi compagni scivola per terra e parte all’improvviso il colpo che gli trapassa la scapola da parte a parte. Colpa dell’erba umida di una mattinata autunnale, colpa di un piede messo male, ancora non è dato sapere di preciso come Paolo Fois sia inciampato. Così come è ancora da definire nei dettagli come sia partito il colpo. Forse nella caduta l’uomo ha toccato senza rendersene conto il grilletto, o è partito una volta che il fucile è caduto pesantemente a terra. Fatto sta che l’imprudenza di lasciare l’arma senza la sicura ha messo nei pasticci l’uomo.
Sono stati i suoi amici, dopo l’incidente, ad avvisare subito il 118 e i carabinieri della stazione di Bultei e del comando di Bono. Ma la zona in cui è avvenuto l’incidente è così impervia da rendere impossibile il passaggio dell’ambulanza, tanto che è stato necessario aspettare l’elicottero dei vigili del fuoco di Sassari che ha trasportato Fois all’Ospedale San Francesco di Nuoro, dove ora è ricoverato con una prognosi ancora da sciogliere anche se nessun organo vitale è stato lesionato.
Ma per l’uomo i guai non finiscono qui. Una volta uscito dall’ospedale dovrà infatti rispondere di porto illegale d’arma da fuoco. Una passione, quella delle armi, che già in passato aveva creato problemi seri a Paolo Fois, tanto da essere una persona ben conosciuta dalle forze dell’ordine. Le armi trovate in casa dopo l’incidente, sono state messe sotto sequestro dai carabinieri.
(08 novembre 2010)