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Aree Sic, esperti a confronto

VILLANOVA MONTELEONE. “Siti di interesse comunitario. Parliamone insieme: Informare, conoscere, progettare” è il tema del convegno organizzato dall’amministrazione comunale che si è svolto a Villanova. Del tema, di estrema attualità e interesse per Villanova – oltre l’80{92dce438c795f1a06f7ba1ca02a686d07c7097ced88756a63b00584505aa4d25} del suo territorio ricade in area Sic – si è parlato nel salone parrocchiale. Dopo i saluti del sindaco di Villanova Quirico Meloni e dell’assessore provinciale alle politiche ambientali Paolo De Negri, Paola Zinzula, responsabile del servizio tutela ambiente della Regione, ha illustrato la natura e il “sistema Sic”, che sono in totale 92, oltre a 37 zone di protezione speciale. «In queste aree – ha precisato la Zinzula – è permessa la caccia, ma è anche consentito, dopo avere ottenuto la valutazione di incidenza, creare infrastrutture che godono di una corsia privilegiata nell’ambito di finanziamenti europei all’uopo riservati». Marianna Mossa, responsabile della Rete ecologica regionale, ha sottolineato come le «aree Sic e le Zps non “soffrono” dei limiti che invece impone la presenza di una parco. Nelle aree Sic è possibile la caccia ma anche la pesca e soprattutto, le regole di gestione non vengono imposte dall’alto, ma sono il frutto di un Piano di Gestione che viene elaborato dal Comune di pertinenza, dove sono inseriti gli interventi per la protezione dagli incendi, la creazione di radure e di pascolo, il recupero e la costruzione di fabbricati e strutture rurali, avendo a disposizione un finanziamento europeo riservato, pari a 17 milioni di euro». Pioggia di finanziamenti anche negli interventi di Silvia Mereu, componente Gruppo lavoro Piano Gestione area Sic della Regione e di Tommaso Betza, dell’Agenzia Laore, che hanno illustrato la «possibilità di avere finanziamenti per il recupero e la valorizzazione delle sugherete, con un contributo a fondo morto pari al 60{92dce438c795f1a06f7ba1ca02a686d07c7097ced88756a63b00584505aa4d25} e un contributo pari a 213 euro all’anno per ogni ettaro destinato alle colture per l’alimentazione della fauna selvatica». Per Tore Monti, «molte parole, pochi fatti e in concreto, invece, molti limiti, mentre sarebbe necessaria più concretezza ed elasticità nei vincoli imposti». Bartolomeo Piras si è fatto portavoce delle «lamentele dei numerosi allevatori che soffrono per i ritardi incredibili nel risarcimento dei danni provocati da cinghiali e aquile», mentre Leonardo Marras ha evidenziato come «molti obiettivi specifici indicati nelle aree Sic sono in netto contrasto con il Piano di sviluppo regionale». ll Piano di Gestione della are Sic del comune di Villanova è stato approvato senza il pieno coinvolgimento della popolazione, è ciò ha certamente portato ad una elaborazione che non tiene in considerazione appieno delle esigenze degli allevatori. A conclusione del convegno le rassicurazioni del sindaco Quirico Meloni: «Il Piano di gestione verrà rivisto e verranno convocate diverse assemblee pubbliche, per definire e costruire insieme gli obiettivi e gli strumenti che consentano di poter utilizzare al meglio la risorsa Sic». – Leonardo Arru

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